I TAG, o trasponder, RFID, sono collegati direttamente all’oggetto di cui detengono l’informazioni. Esattamente come per il codice a barre, il tag è attaccato all’oggetto e consente di leggere e scrivere le informazioni ad esso legato in ogni momento. Per fare questo, il tag comunica con il dispositivo di lettura/scrittura, comunemente noto come reader o controller.
Universalmente, i tag si dividono in due macro categorie: attivi e passivi.
COME FUNZIONANO I TAG RFID?
I tag ATTIVI usufruiscono di una alimentazioni propria, grazie alla batteria di cui sono dotati. Ciò permette loro di trasmettere i dati ad una potenza maggiore e di essere, di conseguenza, letti e/o scritti anche a notevoli distanze: da 20 a 100 metri. I TAG ATTIVI si “svegliano” quando ricevono un segnale da un lettore: una volta attivati, trasmetotno i dati e si disattivano nuovamente. Un tipico esempio di tag RFID attivi può essere il Telepass dei caselli autostradali: in prossimità del casello, un’antenna invia il segnale di richiesta di identificazione; il tag RFID inserito nel telepass si attiva, riceve il segnale, trasmette i dati (ricevuti dall’antenna del casello), e si disattiva nuovamente.
I tag PASSIVI ottengono l’energia a loro necessaria dal segnale inviato dal reader: anche per questo, devono essere letti da distanze piuttosto ravvicinate (dai 2 cm ai 10 metri). Il tag RFID passivo è formato da un microchip collegato ad una piccola antenna: può essere montano su un’etichetta adesiva, su un badge o in qualsiasi altro posto si voglia.
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